Chiara Petrolini, attesa per la svolta al Riesame: ecco cosa rischia
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Chiara Petrolini, attesa per la svolta al Riesame: ecco cosa rischia

Un bambino appena nato

La Procura di Parma ricorre contro gli arresti domiciliari per Chiara Petrolini: i giudici del Riesame si pronunceranno nei prossimi giorni.

Chiara Petrolini, la 21enne di Traversetolo accusata dell’omicidio e dell’occultamento di due neonati, non si è presentata all’udienza del 15 ottobre 2024 presso il Tribunale del Riesame di Bologna.

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L’udienza, svoltasi a porte chiuse, ha esaminato il ricorso della Procura di Parma contro la decisione di disporre gli arresti domiciliari per la giovane madre.

I giudici, che si sono riservati di esprimere il verdetto nei prossimi giorni, potrebbero stabilire se trasferire la giovane in carcere o confermare gli arresti domiciliari.

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Le accuse contro Chiara Petrolini e la posizione della Procura

Chiara Petrolini, come riportato da Notizie.virgilio.it, è accusata di omicidio volontario e occultamento del cadavere per il caso del neonato ritrovato morto il 9 agosto 2024.

Inoltre, la giovane madre dovrà rispondere anche dell’accusa di soppressione di cadavere per il primogenito, nato nel maggio 2023 e il cui corpo è stato scoperto solo a settembre 2024.

La Procura ha sostenuto che, oltre all’occultamento del secondo cadavere, la giovane avrebbe dovuto essere accusata di soppressione anche in questo caso.

Nonostante queste accuse, il gip ha inizialmente disposto gli arresti domiciliari per la giovane, affidandola alla custodia dei suoi genitori.

Questa decisione ha suscitato la reazione della Procura di Parma, che ha presentato ricorso, mettendo in dubbio la capacità dei genitori sorvegliarla adeguatamente.

Secondo la Procura, il carcere sarebbe una misura più appropriata, considerando la gravità dei crimini contestati e la necessità di garantire che non vi sia rischio di inquinamento delle prove.

I giudici del tribunale del Riesame si sono riservati di decidere nei prossimi giorni se accogliere il ricorso della Procura di Parma e disporre il trasferimento in carcere. In caso di una sentenza sfavorevole, la difesa potrà fare appello alla Corte di Cassazione.

La difesa e l’assenza della giovane in aula

L’avvocato difensore di Chiara Petrolini ha ribattuto alle tesi della Procura, sostenendo che non sussistono pericoli concreti che giustifichino una detenzione in carcere.

Secondo l’avvocato, non vi sarebbero elementi che possano far pensare a una pericolosità sociale della sua assistita.

Pensare a una pericolosità diversa di Chiara, quando negli atti non c’è niente che possa far pensare ad atti aggressivi, violenti, di tipo diverso, significa andare un po’ oltre la prognosi che di questi casi si deve fare” ha aggiunto il legale.

In merito ai genitori ha aggiunto: “Dobbiamo dire che il mondo intorno a Chiara non si è accorto di nulla. Questi genitori hanno riassettato la loro vita dopo questo disvelamento, in funzione di quello che hanno saputo e anche della vicenda cautelare“.

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ultimo aggiornamento: 15 Ottobre 2024 16:24

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